Il bon ton del matrimonio


Il consiglio che diamo ai futuri sposi di qualsiasi religione, età, possibilità economica ed usanze è quello di concentrarsi su quello che si desidera davvero. Appena renderete nota la vostra decisione di sposarvi amici e parenti accoglieranno con gioia la vostra scelta, ma ognuno di loro vi darà consigli e vi dirà di pensare ad innumerevoli cose. Il rischio è quello che i futuri sposi non riescano a capire tra loro come davvero voglio che sia il loro matrimonio.
Ci sono molte regole, cose consigliate e cose no, ma l’unica cosa che può davvero rendere indimenticabile il giorno più bello della vostra vita è il vostro istinto.  Provate a pensare tra voi come vorreste quel giorno, chiedetevi cosa desiderate ci sia e come vi piacerebbe fosse la cerimonia.
Il matrimonio essenzialmente è una scelta a due e deve rispecchiarvi. Se non siete persone troppo mondane o non abituate a muovervi in ambienti troppo chiassosi è necessario tenere questo ben presente e pensare a quello che invece vi potrebbe mettere a vostro agio.

Tutto a suo tempo


Se si sceglie un matrimonio classico a cui si vuole conferire una certa solennità, bisognerà che vi muoviate per tempo, cercando subito di fare il punto della situazione e dandovi delle priorità.
Cara sposa sarai tu principalmente a pensare a questo giorno nei suoi dettagli, dovrai tenere presenti ed essere portavoce delle esigenze del tuo compagno quindi cerca di smarcare un problema alla volta e risolverlo. Segui tutto, ma delega a persone di fiducia e di esperienza l'esecuzione di cose che non richiedono la tua presenza. Cerca di spiegare loro che cosa volete e poi lascia loro il compito di eseguirlo, di portarlo a termine.
Solo con ordine e un certo anticipo si arriverà al miglior risultato conferendogli anche un tocco personale, senza paure e senza essere travolti dagli innumerevoli impegni ed incombenze dell’organizzazione.

Le partecipazioni, i bigliettini e tutto il resto...


Anche sulle partecipazione molte cose sono cambiate. Si possono scegliere forme, soggetti e si possono fondere anche vari materiali insieme.
Chi volesse attenersi alla tradizione opterà per un cartoncino doppio raffinato ed elegante, sulla cui facciata sinistra i genitori della sposa annunciano il matrimonio della figlia, mentre su quella destra i genitori dello sposo annunciano quello del figlio. Al centro, un po' in basso, la data e il luogo della cerimonia e, in fondo, la nuova residenza degli sposi. Insieme alla partecipazione, con un biglietto a parte, a parenti e amici si manderà l'invito per il "dopo cerimonia", pranzo, cocktail. Molti ormai si sono orientati verso le liste nozze on-line o presso le agenzie viaggi, quindi spesso allegano un ulteriore biglietto in cui si dà indicazioni per il regalo. Se si vuole, si possono ordinare anche i libretti per la chiesa con i monogrammi degli sposi, i menu, i segnaposto in caso di pranzi segnaposti, lega-tovaglioli, i biglietti per le bomboniere e quelli di ringraziamento. Tutto può essere pensato e realizzato.

E’ importante ringraziare


Parlando di regali, prima del matrimonio molti potrebbero già arrivarvi è quindi bene che non dimentichiate di prendere nota di chi vi a regalato cosa; questo sarà utile al momento del biglietto di ringraziamento. Citare l’oggetto donato nel biglietto di ringraziamento sarà molto gradito da chi lo riceve che si sentirà ripagato per la scelta. I ringraziamenti vanno inviati possibilmente entro due mesi dalla cerimonia, al ritorno dal vostro viaggio di nozze. L'invio delle bomboniere non esclude il ringraziamento di proprio pugno.

Le regole delle bomboniere


Agli sposi spetta la scelta e l’ordinarle, ai genitori o alla migliore amica quello di inviarle dopo che gli sposi sono partiti per il viaggio di nozze. Le regole del galateo in fatto di bomboniere sono severe, se si decide di rispettarle: la regola dice che vanno recapitate una ventina di giorni dopo il matrimonio in segno di ringraziamento. Vengono spesso personalizzate con il monogramma degli sposi e sono sempre accompagnate dal bigliettino che riporta i loro nomi e la data delle nozze. Oggi è per praticità che molti le consegnano a parenti ed amici durante il ricevimento a seguito del pranzo/cena delle nozze.

I confetti, indubbiamente… dolci protagonisti


In origine agli sposi venivano offerte mandorle, noci, chicchi di grano e di riso, in segno di ricchezza e di fecondità. Solo in seguito al successivo diffondersi dello zucchero in Europa, si è arrivati ai confetti, che la fan da padrone a tutti i matrimoni.
Dopo il taglio della torta, allo sposo spetta il compito di reggere una coppa di cristallo o un vassoio d'argento che contiene i confetti e a lei quello di destreggiarsi col cucchiaio per offrirli agli ospiti, solo in numero dispari.
Oggi sono spesso presenti durante tutto il pranzo/cena di nozze in varie fragranze, dal più classico cioccolato o mandorla sino ad arrivare ai gusti più moderni, come fragola e vari altri gusti di frutta. Assumono anche forme e colore differenti e rallegrano grandi e piccini durante l’intero ricevimento

Il vestito della sposa


Spose, quando scegliete l'abito non innamoratevi della favola, ma cercate quello che sia proprio adatto a voi; cercate di scegliere quello che vi dona maggiormente e che mette in risalto meglio i vostri punti forza, il giorno delle vostre nozze tutte avranno lo sguardo su di voi.
Chiedetevi subito se sarete disinvolte con l'abito e l'acconciatura che avete scelto, quando penserete che vi sentirete a vostro agio proprio con quell’abito allora avete davvero scelto quello giusto.
Non date certo meno importanza alle scarpe, va bene che siano belle, ma sarà importante che siano anche comode perché il giorno delle nozze starete molto in piedi.

Il vestito dello sposo


Non' certo meno importante di quello della sposa, ma destinato a brillate di luce riflessa. Fino a qualche tempo fa lo sposo non poteva permettersi molti strappi alla regola in fatto di abbigliamento anche se il bon ton gli concedeva alcune alternative.
Se la cerimonia e di tipo solenne il Galateo non ammette eccezioni: il tight di giorno e la marsina alla sera. Oggi invece si preferisce essere elastici, pur conservando un'ineccepibile eleganza: un bell'abito blu o grigio, magari di sartoria, al quale abbinare una camicia bianca, cravatta grigio argento, calze in tono e scarpe lisce nere faranno certo la loro figura.
Gli sposi fantasiosi potranno scegliere tra le proposte più attuali degli stilisti dando libero sfogo al loro estro. Ma un piccolo vezzo è concesso a tutti: un fiore bianco all'occhiello.

Ciò che non deve mancare, i fiori


Silenziosi, fragili, delicati, profumati, colorati e gioiosi; i fiori sono un elemento importante dell’allestimento della chiesa e non solo. Adorneranno la chiesa appunto, la casa della sposa, il ristorante. La scelta è vasta: si può spaziare dai fiori di campo perfetti per un romantico o in campagna fino ai tulipani, le fresie, le camelie... e naturalmente le rose.
Ma anche per i fiori c'è da osservare qualche regola: meglio evitare i profumi intensi e i fiori esotici, comprese le orchidee, decisamente troppo pretenziose.

Il bouquet


La tradizione impone che il compito del bouquet vada allo sposo che dovrebbe ordinarlo dal miglior fioraio della città. La tradizione vorrebbe i fiori d'arancio, ma ormai sempre più spesso i bouquet sono meno rigidi e sempre più vari. Ci sono spose che partono da casa con il bouquet, altre che preferisco trovarlo ad attenderle in chiesa insieme allo sposo. Una cosa è certa dovrete lanciarlo a fine giornata perché il fato e la bravure delle invitate al vostro matrimonio dica chi sarà la prossima sposa. Per molte il bouquet vuole essere anche un ricordo dell’indimenticabile giornata del vostro matrimonio, quindi sempre più spesso vengono realizzati per la sposa due diversi bouquet, uno che userà lei e che potrà conservare ed un secondo che verrà dalla sposa usato solo per il lancio. Ricordate rigorosamente voltate di schiena rispetto alla scalpitante folla, il resto lo farà la bravura delle “prendi bouquet”!

Le fedi, simbolo d'unione eterna


Le fedi simbolo dell’unione sono scelte sempre con più attenzione ed interesse dai nuovi sposi. Parlando di tradizione queste devono essere lisce e sottili in oro giallo, semplici.
Oggi invece soprattutto se il portafoglio ne dà modo, spesso vengono acquistate fedi in platino o con brillanti/diamanti. Immancabile all'interno degli anelli l’incisione dei nomi degli sposi e la data delle nozze. Unico vincolo: l'anello va assolutamente portato all'anulare sinistro.
Le fedi nuziali oggi sono simbolo di amore e fedeltà. Ma da dove deriva questo simbolismo?
La fede nuziale, come noto è un anello, chiamato fede nuziale o fede matrimoniale, che viene scambiata nel momento della celebrazione del matrimonio come simbolo di unione tra due persone.
Gli anelli nuziali e di fidanzamento hanno origini molto antiche.
L'anello compare infatti già in epoca barbarica, dove per suggellare la promessa d'amore le coppie si scambiavano un' anello in segno di fedeltà.
Nell' epoca Romana si distinse l' anello di fidanzamento, detto "anulus pronubus", che serviva a suggellare la promessa di matrimonio, dall'anello nuziale, detto invece "vinculum".
Il vincolum romano, fatto di ferro (solo raramente d'oro o d'argento) inizialmente veniva indossato solo dall’uomo anche se presto venne esteso anche alla donna. Le matrone romane sfoggiavano fedi nuziali cui era talvolta applicata una piccola chiave, segno della loro autorità nella famiglia.
La consuetudine, sia maschile che femminile, di indossare un anello dopo il matrimonio si affermò del tutto solo a partire dal XVI secolo, mentre l'abitudine di incidere i nomi degli sposi e la data delle nozze all' interno di questo risale al Settecento. L'uso dell'oro come materiale, al posto del ferro, si deve all'influenza cristiana, per cui l'oro e da sempre simbolo di eternità.

Simbologia e tradizioni delle fedi nelle nozze


La parola anello deriva dal termine latino "anellus" diminutivo di "anus" che vuol dire, appunto cerchio. Un cerchio usato per adornare le dita delle mani, in alcune culture, anche quelle dei piedi. Nel corso dei secoli il suo significato simbolico e gli usi che ne sono derivati sono stati molteplici, ma tutti accomunati da una funzione decorativa o come emblema di uno stato sociale.
La forma sferica rappresenta la perfezione di una unione, l'unione delle vite di due persone innamorate in una sola. Il materiale, solitamente l'oro, rappresenta inceve l'eternita.

Nella religione cristiana, l'oro giallo e da sempre simbolo di eterno: non a caso d'oro sono gli sfondi delle icone e delle decorazioni di molte chiese, e d'oro sono le aureole dei santi.

Tradizioni delle fedi


Alla simbologia e tradizione in fatto di fedi troviamo giusto e doveroso forse affiancare il gusto personale degli sposi, la cui scelta molto spesso va verso fedi non propriamente in oro giallo ma bianco, oppure intrecciate o ancora con l'aggiunta di una pietra che, secondo la tradizione, "rompe" la perfezione sferica.
Se agli sposi viene concesso di scegliere il tipo di fede e di poterle leggermente adattare hai proprio gusti, lo stesso non si può dire in merito al "dove indossarla" la fede va messa all'anulare della mano sinistra.
L'usanza dell'anulare ha due diverse origini invece: la prima deriva probabilmente da un antico rito della Liturgia Cattolica, quando il celebrante, toccate le prime tre dita della mano sinistra dice: "…Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo..." mettendo, poi, l'anello, così benedetto, nel quarto dito della mano degli sposi.
La seconda spiegazione è più romantica, infatti in questo caso si dice che dall'anulare passerebbe la "vena amoris" (vena dell'amore) che da lì porta direttamente al cuore.

In realtà presso molte culture del Nord Europa sembra che la fede venga messa nella mano destra, mentre in Inghilterra in passato la fede veniva indossata sul pollice. Stessa cosa in alcuni paesi dell'America Latina, in cui la fede viene portata all'anulare della mano destra.

La cerimonia e il corteo


Il punto di partenza è la scelta della Chiesa: stando alla tradizione il matrimonio dovrebbe essere celebrato nella parrocchia di residenza della sposa, tuttavia è ammesso anche scegliere la parrocchia di residenza dello sposo; Sovente gli sposi scelgono invece di unirsi in matrimonio nella parrocchia nella quale risiederanno dopo le nozze.
Attenzione qualora si voglia, che il rito venga celebrato in un luogo particolare diverso dai tre citati sopra, perché in questo caso occorre chiedere il nulla osta ecclesiastico.
Il rituale prevede che lo sposo arrivi sempre per primo. Secondo la tradizione ha già fatto recapitare il bouquet a casa della sposa, ma sempre più spesso tuttavia, molti scelgono di attendere l'amata sul sagrato della chiesa per offrirglielo personalmente al suo arrivo.
La sposa arriva almeno dieci minuti prima dell'inizio della funzione, soprattutto se la cerimonia nuziale si svolge all'interno della messa per i fedeli.
L'ingresso in chiesa: seguendo la tradizione, entrano per primi i genitori e i parenti (quelli di lei prendono posto sulla sinistra e quelli di lui sulla destra), a seguire tutti gli invitati; tocca poi allo sposo, che viene accompagnato dalla madre fino all'altare.
Quando tutti hanno preso posto, viene il turno della sposa, che entra tenendo sottobraccio il padre (in mancanza di lui, viene “portata all’altare” dal parente maschio più stretto). Nel mentre viene suonata la marcia nuziale fino a che non raggiunge lo sposo.
Arrivati sull’altare il padre della sposa consegna la figlia al futuro genero; lui gli stringe la mano, solleva a questo punto il velo alla sposa e la bacia sulla fronte, prendendola per mano la invita a prendere posto alla sua sinistra. A questo punto il parroco saluta gli sposi e dà finalmente inizio alla cerimonia.
A lato degli sposi i rispettivi testimoni, a sinistra quelli di lei e a destra quelli di lui. Alla fine della cerimonia lo sposo darà la destra alla sposa e dietro di loro si formerà il cosiddetto corteo: la madre dello sposo alla destra del padre della sposa, la madre della sposa al braccio del padre dello sposo, seguiti da fratelli, zii, cognati e amici in festa.
Per la cronaca da tempo conosce successo anche un modo diverso d’entrare in chiesa, certo meno romantico, ma forse più coerente coi tempi. Nello specifico in questo caso lo sposo attende la sposa all’ingresso, le dona il bouquet ed una volta che gli invitati hanno tutti preso posto in chiesa, uno accanto all’altro entrano insieme in chiesa accompagnati dalla marcia nuziale che inizia a suonare per richiamare l’attenzione sul loro ingresso. Solitamente in questo caso il Parroco che celebra la funzione va ad accogliere gli sposi all’ingresso della Chiesa.

I testimoni


Sono figure fondamentali nell'ambito delle nozze. A loro spetta infatti il compito di garantire la legalità del matrimonio. Solitamente sono scelti all'interno della cerchia familiare, o tra i più cari amici, proprio per simboleggiare l'unione profonda dei vostri legami, in quanto resteranno nel vostro cammino di coppia per tutta la vita.
Per legge i testimoni devono essere due (uno per parte), ma potete scegliere tranquillamente di aumentarne il numero (generalmente due per parte, al massimo tre) qualora aveste piacere di coinvolgere, in questo giorno speciale, più persone che sentite particolarmente vicine.
Cosa deve fare il testimone?
  • Custodiscono le fedi nuziali durante la cerimonia: le fedi verrano poi date al sacerdote (per il rito religioso) o allo sposo (nel rito civile).
  • Consegnano l'offerta al sacerdote finita la cerimonia.
  • Terminata la funzione religiosa o civile firmano per testimoniare la legalità della celebrazione appena avvenuta.
  • Inoltre, i testimoni sono solitamente vicini agli sposi anche durante i preparativi, spesso sono artefici di sorprese, scherzetti vari, e dell'organizzazione degli addii al celibato ed al nubilato.
Per tutti questi motivi, la scelta dei testimoni è molto importante e delicata: pensate bene alle persone che effettivamente vorreste legare indissolubilmente alla vostra vita e, come prima cosa, incontrateli personalmente per parlarne.
Tenete presente il fatto che, per tradizione, i testimoni dovrebbero fare un regalo "importante" agli sposi (uno dei testimoni dovrebbe acquistare le fedi nuziali, scelte comunque dagli sposi): qualora la vostra scelta ricada su persone non facoltose, rassicurateli sul fatto che è la loro presenza che voi desiderate, e non il regalo materiale.
E' anche buona regola che gli stessi sposi dedichino un'attenzione particolare ai testimoni, o con una bomboniera diversa dalle altre, o con un regalo vero e proprio.
Se volete rimanere sul "classico", meglio optare per un gioiello, un orologio, una penna importante, etc.
Se volete puntare a qualcosa di originale e meno costoso, potreste osare con idee particolari come offrire un week end alle terme, o in qualche città che non hanno ancora visitato, etc.
Gli invitati devono arrivare in anticipo in chiesa rispetto alla sposa, attendendola in chiesa e a fine cerimonia attenderanno gli sposi sul sagrato per il lancio augurale del riso.
Da evitare secondo il galateo il suono del clacson durante il corteo nuziale, anche se per tradizione serviva a scacciare gli spiriti maligni e non per attirare l'attenzione dei passanti. Sugli invitati non vi sono regole particolari, cercate d’invitare oltre a parenti ed amici di famiglia quelle persone che avete davvero il piacere di avere con voi questo giorno. Il numero dei partecipanti ai matrimoni è decisamente vario, c’è chi preferisce cerimonie e ricevimenti intimi, per contenere le spese o anche solo per rendere l’evento più privati. Altri invece amano eventi molto sfarzosi e con grande risonanza pubblica. Sentitevi liberi di adattare a voi sposi questa scelta, sarete al centro dell’attenzione per un intera giornata, circondatevi di persone che vi facciano sentire a vostro agio questo può essere il nostro unico consiglio a riguardo.
Ricordate di chiedere conferma per le presenze o meno al ristorante/rinfresco o qualsiasi altra cosa abbiate organizzato. Entro 7gg la struttura a cui vi appoggerete vorrà il numero definitivo e da quel momento in poi congelerete anche il conto perché se dopo questa data qualcun altro mancasse vi sarà comunque addebitato il suo pasto. Chiedete e fate passare questo messaggio in tal modo la sala o la location dell’evento sarà perfetta ed adattata alle persone che si troverà ad accogliere e stesso dicasi per i tavoli che avrete così modo di pensare per il numero corretto dei presenti adattandosi meglio allo spazio a vostra disposizione.

E dopo la cerimonia?


Cena o cocktail? Pranzo o ballo? Il "dopo cerimonia" si presta a numerose varianti, legate alle preferenze degli sposi, all'ora in cui si celebrano le nozze e come sempre al portafoglio. Chi desidera sposarsi di mattina può optare per il tradizionale pranzo, o per un più semplice rinfresco, se preferisce una soluzione economica. Per un matrimonio al pomeriggio le alternative sono diverse: per i più rigorosi una cena formale, per i più mondani un cocktail o un buffet, magari seguito da una serata danzante. Molti abbandonano spesso il classico ristorante prediligendo agriturismi, ville con immensi parchi a cui adattare un servizio di catering studiato ad hoc. Si scelgono location molto spesso all’aperto o con zone miste, negli spazi aperti si offrono spesso buffet in piedi nel parco, spostandosi poi per le portate successive verso zone più riparate e con tavoli se possibile sistemati sotto porticati che riparano dal sole.
Solitamente si fanno bis o tris di primi, passando poi a secondi doppi dove per accontentare tutti si scelgono un piatto di terra ed uno di mare. Per i bambini ricordatevi di contarli e segnalarli al catering piuttosto che al ristorante perché è solitamente bene far preparare piatti e porzioni per loro più adatte.
Se avete scelto gli spazi aperti per il buffet, prediligeteli anche per il taglio della torta, questo renderà il matrimonio meno formale e permetterà agli ospiti di muoversi meglio nella “cornice” che avrete scelto.

La divisione delle spese


Passate le emozioni legate al grande passo, alla gioia delle famiglie nell'apprendere la notizia e all'eccitazione generale, va assolutamente affrontato senza imbarazzo l'argomento delle spese. Oggi le cose sono un po' cambiate: spesso gli sposi sono finanziariamente autonomi e possono contribuire o addirittura provvedere interamente alle spese di nozze.
Per chi invece ama conoscere anche in questo caso cosa vorrebbe la tradizione, sappiate che la famiglia della sposa si fa carico del corredo per la casa, delle partecipazioni, delle bomboniere, dei fiori per l'addobbo in chiesa e al ricevimento, del rinfresco o del pranzo di nozze e dell'eventuale abbigliamento delle damigelle.
Alla famiglia dello sposo spettano, oltre all'anello di fidanzamento e le fedi, tutte le spese che riguardano la casa (affitto o acquisto), l'arredamento ed il viaggio di nozze.

I documenti


Dato che il matrimonio, oltre a essere il coronamento del sogno d'amore, è soprattutto ed anche un atto legale, prima delle nozze vanno preparati alcuni documenti:
  • Copia integrale dell'atto di nascita o estratto per riassunto dell'atto di nascita.
  • Certificato contestuale (stato civile, cittadinanza, residenza).
  • Foglio di congedo militare (se lo sposo non ha compiuto i 25 anni).
Inoltre va fatto anche il cosiddetto "consenso matrimoniale" presso il comune di residenza, alla presenza di due testimoni e, se la cerimonia viene fatta in, chiesa, non vanno dimenticati il certificato di battesimo, quello di cresima, e quello di libero stato religioso. Vi consigliamo in ogni caso di prevedere un colloquio chiarificatore con il parroco o il comune circa un anno prima al fine di aver ben presente tutta la trafila che dovrete seguire ed evitare possibili sorprese: di norma l'iter si può completare in tre mesi (raramente fino a sei mesi). Muovetevi per tempo se abitate in una grande città e desiderate sposarvi in una chiesa "prestigiosa", diversa dalla vostra. Fate attenzione: i documenti, sia del Comune sia della Chiesa, hanno validità di 6 mesi!

Cosa chiede la Chiesa


A lui dovete consegnare inizialmente i certificati di Battesimo e di Cresima reperibili presso la vostra parrocchia (che potrebbe essere diversa da quella in cui vi sposate). Segue quindi la formalità del Consenso religioso, dopo la quale vi viene consegnato il certificato di richiesta delle pubblicazioni da consegnare in Comune. Se le vostre parrocchie sono diverse, ricordate di far richiesta di pubblicazione in ambedue. Per la Chiesa tutti i documenti saranno in regola se avrete consegnato anche l'Attestato di frequenza al corso pre-matrimoniale (anche compiuto in altra sede) e lo Stato dei documenti (“liberatoria per sposarsi in una chiesa diversa da quella di riferimento per gli sposi)

Documenti atti in comune


In Comune c’è un ufficio preposto alla registrazione dei matrimoni. Occorre portare un documento di identità valido e sarà l'ufficiale comunale stesso ad indicarvi i documenti necessari che sono l'atto di nascita e il certificato contestuale (contenente informazioni anagrafiche). Occorre fissare una data per fare il Consenso, una procedura ufficiale tramite la quale il Comune registra la reciproca volontà di sposarsi: non è necessaria la presenza di testimoni; addirittura è possibile che si presenti solo uno dei due futuri coniugi, purché in possesso di delega firmata, copia della carta d'identità e del codice fiscale dell'altro e richiesta di pubblicazione rilasciata dal parroco. A questo punto il Comune espone le pubblicazioni.

… questo matrimonio non s'ha da fare...


La citazione del Manzoni è certo d’obbligo. Le pubblicazioni storicamente hanno la funzione di far sapere a tutti che due persone si sposano. Un tempo si dice che le pubblicazioni fossero indispensabili per evitare che qualcuno in uno stato non consono si sposasse all'insaputa di tutti. Teoricamente, se qualcuno aveva qualcosa da ridire sul matrimonio poteva presentarsi dal parroco e bloccare la cerimonia. Oggi le pubblicazioni hanno un carattere perlopiù informativo e servono per dire al proprio paese che ci si sta sposando. Al termine (dopo circa un paio di settimane) viene rilasciato il certificato di avvenute pubblicazioni, da consegnare al parroco, che provvederà ad esporre le pubblicazioni religiose in parrocchia.Ricordate che se desiderate sposarvi in una Chiesa diversa dalla vostra, è necessario ottenere il cosiddetto Stato dei documenti: si tratta di una sorta di attestato da consegnare al parroco della chiesa dove vi sposate e rilasciato dalle vostre parrocchie.

Qualche curiosità


Per le piccole superstizioni tradizionali non c'è una guida vera, forse molte vorranno, indossare quel giorno qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio e qualcosa di blu. Poi c’è chi vuole aggiungere anche qualcosa di prestato! Non impazzite alla ricerca di queste cose "Nuovo" c’è per certo l'abito e solitamente di "blu" s’indossa una giarrettiera. Quanto al vecchio...lo lasciamo inventare a voi, mi raccomando metteteci fantasia! Per il prestato se volete in qualche modo dividere con vostra madre questo giorno fatevi prestare qualcosa che arriva direttamente dal suo matrimonio, sarà per lei un emozione grande ed anche per voi. Altrimenti non temete, per quel giorno chiunque vi presterebbe qualcosa!
 

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